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News dall'Italia e dal mondoPnrr e le prerogative della Corte dei Conti in materia

6 Giugno 2023

Se l’Europa esprime riserve sui provvedimenti del governo in ordine ai controlli sulla spesa dei fondi Pnrr

Nessun cambio di rotta da parte della Corte dei Conti nel  giorno in cui ufficialmente cambiano i poteri della stessa sul Pnrr.

Ridimensionando il “controllo concomitante” per i progetti legati al Piano, il governo incontra i magistrati contabili per spiegare le ragioni  dell’intervento e cercare di chiudere uno scontro istituzionale che si è trascinato per giorni.

Nei fatti le attribuzioni della Corte dei Conti, organo di rilevanza costituzionale, sono di controllo e giurisdizionali nelle materie di contabilità pubblica nonché amministrative e consultive. L’attività di controllo garantisce la corretta gestione della spesa pubblica.

Per parte sua il presidente della Corte, Guido Carlino, ribadisce che il controllo concomitante può accelerare le opere” anche del Pnrr, difendendo la bontà dell’azione della Corte a supporto delle attività delle amministrazioni. Un controllo preventivo, secondo lo stesso presidente, utile anche a non incorrere in errori, bocciature successive e pure nel rischio di essere perseguiti per danno erariale. Ma sul Pnrr alla Corte è affidato “il controllo ex post”, cioè successivo o a posteriori, ha precisato Fitto in Aula, cercando al contempo di smorzare la polemica e di assicurare che non era in corso alcuno “scontro” tra poteri.  Il risultato di un’ora e mezza di confronto tra Governo e Corte dei Conti  è un messaggio, veicolato da Palazzo Chigi, di sostanziale appianamento delle divergenze con l’impegno di rivedersi già la prossima settimana per aprire un tavolo per la “revisione della disciplina della responsabilità erariale, del meccanismo di controllo concomitante e dell’adozione di un codice dei controlli”. Bisogna poi impostare “un modello di relazione e scambio di informazioni più intenso e puntuale”.

Si tratta di una norma “transitoria” in attesa della riforma in materia di responsabilità amministrativa e contabile”, ha assicurato  il Governo a voce del ministro  Fitto, ribadendo che l’intenzione dell’esecutivo è quella di accelerare sull’attuazione del Pnrr. Nel frattempo è anche già stata avviata “dal 18 maggio”, come precisa via Twitter, l’interlocuzione con Bruxelles sul nuovo capitolo legato al RepowerEu, che avrà due linee di intervento sostanziali, sulle “infrastrutture energetiche” e sugli “incentivi per dare una risposta per l’efficientamento energetico per famiglie e imprese”. “Siamo pronti a collaborare”, ha assicurato il commissario europeo Paolo Gentiloni. Precisando però, interpellato sulla scelta dell’esecutivo italiano rispetto alla Corte dei Conti, che non spetta all’Europa il controllo di “fenomeni di frode, di corruzione, di doppia spesa dei diversi fondi”.

La linea dell’esecutivo e’ quella di non arretrare: nessun bavaglio – puntualizza – ma norme che erano già state messe in pista da governi precedenti.

La Corte dei Conti, però, ribadisce  nettamente le proprie perplessità  precisando che “Non sono in gioco le funzioni della magistratura contabile ma la tutela dei cittadini”. “La conferma dello scudo erariale – mettono nero su bianco in una nota i magistrati – in assenza del contesto di emergenza pandemica nel quale è nato, impedisce di perseguire i responsabili e di recuperare le risorse distratte, facendo sì che il danno resti a carico della collettività. Al contempo, l’abolizione di controlli in itinere, su attività specificamente volte al rilancio dell’economia, significa indebolire i presidi di legalità, regolarità e correttezza dell’azione amministrativa”.

Al più tardi mercoledì mattina, dovrebbe dunque arrivare il via libera finale della Camera al testo che poi deve passare al Senato per un esame che, nonostante i tempi per la conversione non siano strettissimi, si annuncia pressoché blindato.

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